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Accordo italo-tedesco sulla doppia imposizione fiscale

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Accordo italo-tedesco sulla doppia imposizione fiscale

doppia imposizione fiscale

Nel 2025 è attesa una revisione dell’accordo bilaterale tra Italia e Germania in materia di doppia imposizione fiscale. Questo accordo, in vigore da decenni, è uno strumento cruciale per regolare la tassazione di redditi e profitti generati da cittadini e imprese che operano in entrambi i paesi. La revisione mira a modernizzare il quadro normativo, adattandolo alle nuove dinamiche economiche globali, con particolare attenzione al lavoro transfrontaliero, all’economia digitale e agli investimenti finanziari.

Uno degli aspetti più rilevanti di questa revisione riguarda i lavoratori transfrontalieri, una categoria che comprende molti italiani impiegati in Germania e viceversa. Le nuove regole potrebbero semplificare la gestione delle imposte sui redditi, riducendo il rischio di pagare tasse duplicate o di trovarsi in situazioni di incertezza fiscale. Questo aspetto è particolarmente importante per i lavoratori autonomi e per le piccole imprese, che spesso si trovano a dover navigare complessi sistemi fiscali senza un supporto adeguato.

Un altro ambito di innovazione riguarda la tassazione dei redditi derivanti da attività digitali. Con l’aumento del commercio elettronico e delle piattaforme digitali, molti professionisti e aziende generano profitti attraverso canali non tradizionali, spesso difficili da inquadrare fiscalmente. La revisione dell’accordo dovrebbe introdurre norme più chiare per determinare la residenza fiscale e il trattamento dei redditi digitali, offrendo maggiore certezza agli operatori economici.

Per gli investitori italiani e tedeschi, il nuovo accordo potrebbe anche affrontare la tassazione degli investimenti finanziari. Le regole attuali, spesso percepite come rigide e poco trasparenti, potrebbero essere sostituite da disposizioni più flessibili, favorendo una gestione più efficiente dei portafogli transnazionali. Ciò potrebbe ridurre le controversie fiscali e incentivare ulteriormente gli investimenti bilaterali.

Infine, la revisione dell’accordo potrebbe rafforzare la cooperazione tra le autorità fiscali dei due paesi, promuovendo lo scambio automatico di informazioni e il contrasto all’elusione fiscale. Questo aspetto, sebbene positivo per la trasparenza, impone ai contribuenti di adottare una maggiore precisione nella compilazione delle loro dichiarazioni fiscali, evitando omissioni che potrebbero essere facilmente individuate.